venerdì 20 settembre 2013

                    “ TU DONNA …
                         DONO INDESCRIVIBILE D’AMORE ”
di
SAIS RAFFAELE



Da una nascente alba
avvolta da un compiacente silenzio
Ti svegli in questo tuo bel viso …
Tu Donna …
Moglie/ Madre e Amante/
velata nella leggiadra chioma
Ti scopri in un primordiale gioco
che fa dei nostri pensieri/
l’inesauribile fonte
di una età senza alcuna età …
E continui a volteggiare/
come una (*) raffaellésca nube
lasciando fremere nella mansueta dolcezza
gli invaghiti corpi …
Per ritrovarmi/ insistentemente rapito/
nei penetranti sguardi
che fanno parte della tua ineguagliabile bellezza …
“ Dono indescrivibile d’Amore ”/
riposto nello scrigno della mia … Vita/.



(*) elegante 
DOLCI PENSIERI
di
MARCHEGIANI ALESSIO



E tu, Donna,
dal volto angelico,
mi guardi e vedo in te l’affetto eterno.
Dolci pensieri sei tu
Che nascondi l’imperfezione umana:
l’ingenuità e la voglia di essere donna.
Le mani ti sfiorano,
gli occhi sanno parlare anche nel silenzio,
nascondendo la malinconia.
L’essere amico con una donna è bello
Perché ti è fedele
e se, tu uomo, non sai viverla…
prova a fidarti di una donna.


FRAGILITÀ DI DONNA
di
ANNAROSA COLASANTO



Strusciano occhi
sulla bambola
di cartapesta.
Cuore imbalsamato,
sotterra 
la dignita`
nei fianchi del magma.
Prigioniera
della corteccia 
del tempo indefinito.
falciate di fervida fantasia,
costellano
notti violentate
nell' attigua consapevolezza,
amata da maschi
soddisfatti
da primordiali voglie d' amore.
Corpo plagiato
sottomesso
si presta
di falso pudore.
Volto calpestato
dal secolare mestiere
estirpa
dalla femminilità
l' onore sgualcito.



DESIDERIO DI DONNA
di
FLERI PIERANGELA



Tagli il vento
fendendo l'aria di spogli tralci
a mani concave
ricami il cielo di preghiere
Vestendomi del tuo amore
hai varcato i cancelli del mio fermo
lasciando al legno i suoi tarli
Quando già si curvavano le spalle
come grano piegato dal vento
spazzasti arruginite stenosi
di rassegnate carenze e filigrane di memorie
Lasciasti posare la stanchezza al guardo di sorrisi
ingialliti, tra i libri in solaio
l'umido agli angoli delle finestre del viso
divenire morbido bacio
Mentre calano le stelle a sera
spengo la luce per accendere i sogni
del desiderio di vestirmi di te, del tuo respiro
riempendomi di vita la vita
prima che la stagione sia conclusa
Vestimi di te
orizzonte sospeso tra acqua e cielo
Finestra accesa, unico punto di riferimento

come faro, al marinaio che ha perduto la bussola
MADRE MIA
di
RUSSO ANGELINA


Chi sei tu?
Ch’io mai conobbi,
Eppur tanto amai e amo;
Ch’io con tanto desìo ti cercai,
Nei tanti volti e sorrisi delle donne;
Chi sei tu?
Che non mi appari nemmeno nei sogni,
Perche’ del tuo volto non ho memoria.
Mi hanno detto soltanto
Che sei stata una madre, una moglie felice,
E che poi, all’improvviso, come un papavero fragile,
In mezzo alle bionde spighe di grano,
In un giorno piovoso di Giugno,
Una falce ti ha strappata alla terra.
Madre mia, oggi la tua assenza e’ un’essenza di donna
Che sento nei campi dove ondeggiano al vento di Giugno
Mille papaveri rossi.
E’ un’essenza che muta il muto dolore in canti d’amore.


GLI MONN’ E’ TRIST’
(il mondo è triste)
di
VITTORIO PISCOPO


(Dedicata alle nonne di un tempo, donne speciali, principesse in pantofole che ci hanno insegnato il valore della Vita)


Le parole filtrate tra gli ultimi denti
I racconti narrati appoggiata sui fianchi
La vita d’un tempo tra rinunce e stenti
Si legge sui capelli che ora son bianchi
I consigli più saggi come monete buone
Li custodisco oggi come un premio riscosso
Le mani instancabili anche loro in pensione
Cerco di interpretarti al meglio che posso
Come principessa in pantofole gialle
Trascinando i passi dove ti guida il destino
Incurvata nel caldo abbraccio dello scialle
Mi offri un posto vicino al camino
Gli occhi dipinti come giovani affreschi
Su finestre  assolate da mille ricordi
Mi racconti la legna, i fagioli, i tedeschi
Con il cuore muto ed i sentimenti sordi
“La vita è sudore, una gran fregatura”
Ma non attendi gratifiche e neppure perdono
Padrona con due lire di sole e natura
Due scarpe, un grembiule ed un vestito buono
Ma tutto ciò che diviene memoria
Va conservato in questo eterno astuccio
Esattamente da quando iniziò la tua storia
“senza nu’ bicchiere, ‘na forchetta o nu’ piattuccio!”



COMMIATO
di
PROVENZANO MARISA



In bilico tra inganni e desideri
certa che il tempo non cancellerà
le spigolose e amare verità
né i frantumati sogni sugli spigoli
di questa mia vita ferita dal silenzio
Ammutolita e sola in questo triste inverno
col vento che affatica anche le foglie
e i rami secchi protesi verso il cielo
cerco risposte che non avranno eco
Graffiano le parole i fogli bianchi
e segnano i sentieri del ricordo
sussurrando al cuore voci lontane
che vivono soltanto di penombre
Assenze senza più profumi né colori
scompaiono come il sole oltre la valle
tra nebbie fitte e misteriose ombre
mentre la vita scorre sempre più veloce
verso la meta dell’oblio e del nulla
So che non tornerò su questa spiaggia
a rimirare il mare che s’acquieta
al canto dei gabbiani innamorati
So che saranno vani i miei richiami
e nell’indifferenza dell’ultimo commiato
scivoleranno anche questi versi

fra bagliori di luce e armonia di quiete.
DOMINA
di
GIOVANNI CASTELLUCCI



Fresca è l’aria
che punge il tuo viso,
ti volti,
Il nulla.
Aspetta,
c’è una luce,
là! In alto, a sinistra!
Si muove veloce
prende parte e poi scompare
eccola, riappare!
Quando l’oscurità sembra prenderla
puoi giurarci, Lei torna sempre là!
Lei deve generare il giorno
e tu, non sei più solo.
Domina il buio,
domina il tempo,
domina il tuo cuore.
Donna è mentalità.
È la luce

Che illumina il tuo mondo.
DONNA FRAGILE
di
ROSA CASSESE


tormenta l’idea di
una storia mai iniziata,
respiri i tuoi ricordi e,
t'inebri di poesia, vuoi fuggir
imbarazzo provato…
Ti guardi dentro e, trovi
un "segreto" svuotato
d’entusiasmo, poesia, allegria,
costruito nella testa, come
castello di sabbia salata,
di amare lacrime!
Esci di scena, non protagonista
semplice comparsa
adusata sol per deridere
animo vessato, maltrattato.
Riprendi la tua vita, “donna fragile”,
credi nell'Amore vero, che
dona sublime elevatezza.
Trattieni tuo segreto, riponilo
nello scrigno dei ricordi
belli, e apriti alla vita.
Corri, respira sempre più forte,
il cuor scoppia d'allegria
per animo limpido.
Asciuga le tue lacrime,
falle divenire acqua pura
abbandona la malinconia
la vita scorre...senza  fantasmi!


IL RISCATTO
di
RAPISARDA ELENA



Respirava a malapena
con sforzo
e l'aria come piombo contraeva
corrodendoli gli alveoli occlusi
e non parlava…
Sapore di battaglie perse ossidava
la lingua arsa da scontri verbali,
distruttivi,
e taceva…
Calata nell'ombra con tutta la prolissità
di gelo antico spolpava ricordi
e non fiatava…
Le spalle fecero muro al vissuto,
allenata a cibarsi di solitudine
tacque al carnefice.
Gli lasciò il fiore delle memorie
le spine dell'amore.
Mosse verso un imprevedibile domani

e ritrovò voce.
MIA   MADRE  IL  SOGNO
di
ERRERA BARTOLOMEO



Mi hai regalato un sogno
e lo stringo geloso.
Chiudo gli occhi
mi manca il respiro
quando te ne vai.
Ho incorniciato i tuoi baci
tra gli occhi ed il sogno.
Bruceranno giorni di lava
coleranno come lacrime
a incidere solchi nell'anima.
Dirti ti amo dove
finiscono i baci
e si sfiniscono i ricordi.
Ti vivrò nell'aria
nell'aurora di un altro giorno.
Non avrò più paura
se mi fermerò nel tuo sogno.


OMAGGIO A GARCIA LORCA
di
DAMIANI RODOLFO



Non aveva viso, dietro lo scialle
Non aveva forme, nel corpetto
Sformato, schiacciato come
A tenere e trattenere il cuore
Non aveva membra, prigioniere
Nella gonna che cresceva da terra.
Nei suoi occhi un lampo,
Muto un invito complice.
La seguii nell’occaso ventoso,
Afrori ancestrali a richiamo,
Il passo verginale incerto.
Appoggiata alla quercia,
Ombra nell’ombra di silenzio
Solo lampi dagli occhi e mute labbra.
Cadde la gonna, a rivelar la donna
Cadde il corpetto, libertà
Ai seni duri, d’esser libati attesa,
A rivelar la Ninfa e sue promesse.
Solo lo scialle il suo mistero cela
Tesi la mano ma il capo piegò e
Bassi gli occhi il suo regalo chiese.
Di ghiaccio un masso gelai
La mia conquista era da comprare
Risi di me, mentre dai fianchi miei
Traeva l’amore
Al prezzo d’uso.


PAOLA.
di
BOSCA PAOLA


io sono la matrigna di biancaneve
sposa dell'amato specchio.
la bella addormentata nel bosco che sospirava il bacio del principe mai voluto.
sono la regina dei sogni dispersi
di frasi decantate ad una luna distratta.
indecisa tra inferno e paradiso
muovo goffamente i fili dei burattini.
sfrontata
vorrei sorridere a tutti gli uomini che mi guardano.
ma sono la regina dei ...no.
la poesia è il mio pane quotidiano.
tutti i giorni sazio la mia fantasia.
tutti i giorni baratto un illusione con la follia.
sono vento
sono sole
sono gelo
sono figlia del tempo.
amante fedele di un logico non_senso.
un angelo

consolerà ciò che di me resta.
REGINA DI CUORI…
DONNA CHE AMA TROPPO GLI ALTRI E MOLTO MENO LEI.
di
FUSAR POLI DONATA




Osservati!
Non è mai stato facile...
Sterrato il tuo cammino.
La vita ti ha plasmata, forgiata,
eppur sempre
vulnerabile sei.
Quante volte sfoggi
l'altra te?
Maschere, invisibili ai più;
dolori truccati, per te.
Quante delusioni...
quanti groppi alla gola
deglutiti nella smorfia del sorriso
e lacrime, nell'ombra, sul cuscino
Per un dover, di madre
per imparità, di moglie
o perché, semplicemente Donna!
Quante corazze smagliate,
squarciate...dall'arroganza,
prepotenza, ignoranza,
e dall' inciviltà.
Ma, quanto amore hai dato...
non riamata ?
E quanto, ancora, ne darai !

  
SGUARDI FIERI
di
GAGLIARDI FABIO



sguardi fieri di donne
che rincorrono la vita
come lampi di luce
dipingono speranza
nell’anima di molti
scie descrivono attimi
ingigantiti dall’energia riflessa
di chi sa donare amore nel cuore
con uno sguardo nel profondo
di ogni più segreta gioia
ci sei tu
maestra dell’ignoto fluire
dell’energia che scorre
come linfa
dispensi parole
come piccole fiamme
che si offrono
al calore di emozioni
volontà nuove speranze
destale dunque
con un tuo sguardo
desta anime sopite
affinché  nel profondo
sprigionino energia del fare
si manifesti

la loro infinita luce